Quello che non sai sui BCAA

I BCAA sono così definiti per la ramificazione della loro struttura molecolare. Leucina, Valina e Isoleucina sono aminoacidi essenziali e devono essere introdotti con l'alimentazione. Si distinguono dagli altri aminoacidi in quanto sono gli unici a non subire modificazioni durante il passaggio attraverso il fegato, raggiungendo così l'organo principale deputato al loro metabolismo: il tessuto muscolare. Per lo stesso motivo, chi soffre, ad esempio, di epatite può integrare questo tipo di aminoacidi senza nessun rischio.

I muscoli sono in grado di usare questo tipo di aminoacidi per qualsiasi necessità sia durante la fase catabolica sia durante quella anabolica. La loro importanza è evidenziata dal fatto che una loro eventuale carenza determina l'avvio del processo catabolico, promuovendo una diminuzione del contenuto proteico del muscolo.

Nel muscolo, i BCAA costituiscono circa il 20% delle proteine contrattili e possono essere:

  • Ossidati a scopo energetico
  • Impiegati per la sintesi di proteine nel muscolo
  • Impiegati nella sintesi dell'alanina per la neoglucogenesi

Questi eventi suggeriscono che le concentrazioni di BCAA nel sangue sono efficacemente regolate e che chi fa esercizio fisico necessita di quantità maggiori.

Negli anni sono state riscontrate le seguenti proprietà:

  • Sono in grado di ridurre il senso di fatica
  • Consentono un migliore rendimento respiratorio grazie all'azione tampone esercitata sulla acidosi metabolica
  • Impedisce il calo della glutammina (indice primario di calo delle difese immunitarie)
  • Azione anticatabolica
  • Utilizzo grassi a scopo energetico

Un altro ruolo importante è quello di neutralizzare i radicali amminici, il cui accumulo è tossico per il cervello e per il funzionamento cellulare in generale; E' stato dimostrato che la somministrazione di 15g/die di BCAA determina una minore produzione di ammoniaca e urea e un più veloce smaltimento nei giorni seguenti di tali sostanze tossiche per il sistema nervoso, rilevando in tal modo un'azione detossificante per l'organismo. Ciò sarebbe in pieno accordo con le sensazioni degli atleti che riferiscono di sopportare maggiori carichi di lavoro.

Durante l'attività sportiva i BCAA riescono ad inibire nel muscolo l'ossidazione del glucosio favorendo l'utilizzo dei grassi, determinando un risparmio del glicogeno e migliorando quindi la prestazione e la durata; uno dei fattori fondamentali per il mantenimento di una efficiente neoglucogenesi è la disponibilità di Alanina, un amminoacido alla cui sintesi concorrono in maniera rilevante i BCAA.

Alcuni studi dimostrano l'azione degli aminoacidi ramificati come stimolo per l'innalzamento dei livelli di testosterone fornendo una supplementazione di BCAA per 3 settimane. I risultati hanno evidenziato un aumento di testosterone, una riduzione del cortisolo e una riduzione della CPK.

Evidenze scientifiche recenti hanno dimostrato inoltre un miglioramento della performance aerobica (consumo di ossigeno, frequenza cardiaca) in seguito all'impiego di BCAA.

Il miglior momento per assumerli è sicuramente nei primi 40 minuti post allenamento perché in quel momento GH e testosterone sono alti e favoriscono la trasformazione degli AA in proteine e quindi in tessuto muscolare.

Tra questi 3 AA, particolare attenzione va alla leucina in quanto migliora l'effetto dell'insulina, inibisce la formazione di urea epatica e ammoniaca e inibisce la degradazione delle proteine muscolari favorendone invece la sintesi.

Una piccola attenzione deve essere fatta per i soggetti iper-adrenergici che, se assumono BCAA prima di coricarsi, potrebbero fare fatica a riposare proprio per l'effetto di inibizione della serotonina da parte dei BCAA.

Luca Consolandi

Nutrizionista