Microbiota intestinale: il ruolo chiave della flora batterica nel benessere dell’organismo

Che cos’è?

Il microbiota o flora intestinale, è l’enorme insieme di microrganismi presenti nel nostro intestino come batteri, archea, funghi e virus. 

Negli ultimi decenni sono state condotte sempre più ricerche e studi che dimostrano le tante correlazioni che esistono tra la nostra salute e la composizione del microbiota umano. Quest’ultimo può essere influenzato principalmente dall’alimentazione, ma anche da stress, stile di vita, farmaci ecc…

Una flora intestinale si dice in “eubiosi” quando c’è un equilibrio fra i batteri patogeni e quelli benevoli. Questa condizione ci permette di rimanere in salute e garantisce il corretto funzionamento del nostro tratto digerente. 

Funzioni principali 

Solo con un intestino in salute e in equilibrio, il nostro microbiota è in grado do svolgere le sue funzioni principali:  

  • Metabolica: Si occupa della sintesi delle sostanze utili all’organismo; trasforma i carboidrati, proteine e grassi in molecole più piccole, liberando dai cibi le vitamine, i minerali e altri nutrienti essenziali. Attua la scomposizione degli alimenti per favorire la digestione. 
  • Trofica: Controlla la crescita e il differenziamento delle cellule, contribuisce allo sviluppo del nostro sistema immunitario e lo mantiene in equilibrio.
  • Protettiva: Riesce a creare un effetto “barriera” che limita la colonizzazione e l’ingresso di batteri pericolosi nel nostro organismo.

Disbiosi e disturbi intestinali:  

La disbiosi è una condizione di squilibrio fra le varie popolazioni microbiche. Questo può portare a disturbi gastrointestinali o malattie che coinvolgono organi o apparati distanti dal tratto intestinale, mediante delle alterazioni dello stato nutrizionale o della risposta immunitaria dell’organismo, come:

  • cattiva digestione
  • gonfiore addominale
  • intolleranze alimentari
  • micosi a livello della cute e delle mucose
  • cistiti ricorrenti

Le cause di questi fastidi possono essere molteplici: il frequente utilizzo di farmaci e le situazioni di forte stress. 

Ci sono casi in cui i sintomi della disbiosi sono collegati all’alimentazione. Sono due le situazioni più comuni:

  • Disbiosi fermentativa, data da una dieta ricca di zuccheri e carboidrati complessi. 
  • Disbiosi putrefattiva, causata da un regime ricco di proteine e grassi ma povera di fibre; è una condizione molto comune in Occidente. 

Probiotici e benefici:

I probiotici sono microrganismi vivi che, se ingeriti in adeguate quantità (consumando alimenti che ne sono ricchi o assumendo degli integratori), sono in grado di esercitare delle funzioni benefiche per l’organismo.

I probiotici, possono essere utilizzati a scopo preventivo o terapeutico in caso di disbiosi. Infatti, il loro ingerimento andrà a “ripopolare” le famiglie di microrganismi benevoli e a riportare un giusto equilibrio con le altre componenti.

L’assunzione di probiotici:

Per far sì che l’assunzione del probiotico produca i suoi effetti è bene che il quantitativo di cellule vive sia superiore al miliardo (meglio se dai 3mld in su) e che il prodotto riesca ad arrivare nell’intestino senza essere compromesso dai succhi gastrici. Questo può essere garantito grazie ad un rivestimento resistente che permetterà di attraversare lo stomaco senza “rovinare” il contenuto di cellule vive.





Massimiliano Merli 

Biologo Nutrizionista

Instagram: dott.massimilianomerli

Sito: www.bodyrevo.it