Glutammina: utile solo ai muscoli?

Che cos’è?

La Glutammina è uno degli 11 amminoacidi non essenziali e quindi viene sintetizzata in modo autonomo dal nostro corpo, in particolare dalle cellule muscolari. Essendo un amminoacido glucogenico è fonte di carbonio, necessario per la produzione di glucosio; è proprio in questo modo che alcuni amminoacidi come la glutammina suppliscono alla carenza di zucchero. 

La glutammina, inoltre, è il principale trasportatore di ammoniaca in forma non tossica nel nostro corpo: i gruppi amminici derivanti dalle proteine ingerite - se non vengono riutilizzati per la sintesi di nuovi amminoacidi o altre componenti azotate - vengono rilasciati come ammoniaca che, giunta a livello epatico, viene convertita in urea ed eliminata.

Le sue azioni sull’organismo sono svariate e proprio per questo una sua una corretta integrazione potrebbe sanare le richieste dell’organismo in situazioni stress. 

Infine, ma non di meno importanza, la glutammina ha un ruolo protettivo nei confronti della leaky gut (permeabilità intestinale). 



Benefici: 

Questo amminoacido gioca un ruolo importante a sostegno del sistema immunitario. Infatti, risulta essere il substrato preferito delle cellule immunocompetenti. Proprio per questa ragione, la sua integrazione è necessaria in determinate situazioni cataboliche che determinano una sua deplezione. 

Eventi stressogeni sono ad esempio un intervento chirurgico, ustioni o semplicemente sforzi fisici intensi e ripetuti nel tempo come nel caso del bodybuilding o sport anaerobici di alto livello.

È proprio in queste situazioni che la glutammina dovrebbe acquisire valore; essendo l’amminoacido più presente a livello muscolare insieme ai BCAA, il corretto reintegro a seguito di una prestazione dovrebbe promuovere l’anabolismo, il recupero e l’idratazione muscolare portando con sé acqua nella cellula. Tuttavia, in letteratura mancano ancora evidenze certe per dimostrare che l’assunzione orale (tramite integrazione) in soggetti sani riesca a portare effettivamente questi benefici.

La sua funzione non è limitata al distretto immunitario e muscolare, anzi, questo amminoacido è attivo anche sul tratto gastrointestinale. L’azione trofica nei confronti degli enterociti assicura l'integrità della barriera mucosale, questo evita la traslocazione e la penetrazione inopportuna di patogeni ed endotossine nel nostro organismo, contribuendo al benessere del microbiota e favorendo quell’equilibrio definito eubiosi. 



Come e quando integrarla?

Per le sue azioni anti-cataboliche e le ipotizzate azioni anaboliche di recupero e di trofia muscolare, la glutammina è molto usata nello sport come integratore alimentare. 

L’assunzione solitamente consigliata è di 5 gr al giorno, anche se non esiste un dosaggio preciso e ben definito per questo integratore. Per logica, dovrebbe aumentare con l’incrementa dell’intensità dell’esercizio e della quantità di massa muscolare del soggetto.

Per quanto riguarda il timing di assunzione, i due momenti in cui viene maggiormente consigliata sono pre/post allenamento e prima di andare a dormire. I primi due per sfruttare le azioni anti-cataboliche e anaboliche dell’amminoacido, mentre la sera per stimolare un maggior rilascio di gh.

La forma maggiormente biodisponibile a livello muscolare è il NAG, cioè la N-Acetil-Glutammina. 



Controindicazioni:

In genere l’assunzione di glutammina è ben tollerata; tuttavia, la sua integrazione deve essere evitata o strettamente supervisionata da personale medico in caso di gravidanza e allattamento.

È sconsigliata ai pazienti con malattie epatiche, insufficienza renale e sensibilità al glutammato monosodico. 





Massimiliano Merli 

Biologo Nutrizionista

Instagram: dott.massimilianomerli

Sito: www.bodyrevo.it