Gambe gonfie e allenamento: cause e soluzioni legate ad una cattiva circolazione

Il nostro apparato cardiocircolatorio è un sistema vastissimo, basti pensare che se sommassimo tutti i vasi presenti nel nostro corpo come arterie, arteriole, capillari, vene ecc.. raggiungeremmo facilmente decine di migliaia di km.

Questo complesso e articolato sistema di vasi permette il trasporto di sangue, di ossigeno e di tantissime altre componenti essenziali per il nostro organismo. 

I vasi più robusti e con diametro maggiore sono situati in profondità, lontani dalla superficie, mentre tutto ciò che viene portato in “periferia” ha come protagonisti dei vasi più piccoli ed estremamente fini come arteriole, venule e capillari.

In periferia avviene lo scambio e il riassorbimento di liquidi e metaboliti messo in atto dal sistema di microcircolo.

Microcircolo e gambe gonfie

Il microcircolo è formato principalmente da capillari e da piccoli vasi linfatici, i quali hanno il compito di riassorbire i liquidi e i metaboliti di scarto, e di portare l’ossigeno e i nutrienti ai vari tessuti, anche a quelli più distanti dal cuore.

Possono verificarsi alcuni casi in cui il funzionamento del microcircolo viene compromesso, questo porta ad un ristagno di liquidi e metaboliti che causa la sensazione di gonfiore e pesantezza delle gambe. Questa è una condizione presente soprattutto nel mondo femminile.

Le cause che provocano questo disagio possono essere molteplici: 

• L’eccessiva infiammazione: manifestata dalle citochine e da altri mediatori, promuove la permeabilità dei vasi e aumenta in questo modo l’afflusso e il ristagno di liquidi. L’infiammazione può essere locale, data da traumi o microtraumi, oppure provocata da un allenamento troppo intenso e concentrato su un particolare distretto muscolare.

• La sedentarietà: posizioni statiche tenute troppo a lungo, come stare in piedi fermi per diverse ore o seduti per tutto il giorno, possono aumentare il ristagno di liquidi e peggiorare il ritorno venoso.

Allenamento e circolazione

Come descritto in precedenza, l’eccessivo allenamento o la completa sedentarietà, sono entrambi dei fattori predisponenti ad una cattiva circolazione.

Cosa fare allora? 

La risposta sta nel mezzo: bisogna comunque allenarsi ma senza esagerare, né con il volume, né con l’intensità, soprattutto se si è alle prime armi.

Se svolgete un lavoro sedentario cercate di inserire delle piccole pause in cui camminare e attivare muscoli della gamba.

La chiave per migliorare e preservare un buon apparato cardiocircolatorio, anche in periferia, sta nell’equilibrio tra gli sforzi, i danni muscolari e un buon recupero.

Una valida soluzione per le donne che vogliono allenare le gambe in sala pesi, ma senza infiammarle troppo e promuovendo un buon ricircolo, è l’allenamento in PHAT, che consiste nell’alternare esercizi per la parte inferiore con quella superiore.

Un altro consiglio è limitare il più possibile l’allenamento eccessivamente lattacido e a cedimento, poiché quest’ultimo provocherà una forte infiammazione al tessuto muscolare coinvolto. Dunque, meglio preferire esercizi di forza, con ripetizioni tra le 4 e le 8, evitando recuperi troppo brevi e il cedimento muscolare.

Altre tips

Ovviamente esistono altri aspetti utili a cui prestare attenzione, come l’introito di acqua e minerali, l’utilizzo di alcuni integratori per la salute dei nostri vasi sanguigni e l’infiammazione. All’ultimo posto, ci sono diverse buone abitudini da adottare come: evitare l’eccesso di alcool, di fumo e mantenere una buona qualità del sonno, essenziale per ridurre i livelli di stress.

Massimiliano Merli 

Biologo Nutrizionista

Instagram: dott.massimilianomerli

Sito: www.bodyrevo.it