Fame nervosa: come affrontarla e gestirla nella fase di cut

Nel mondo del bodybuilding l’obiettivo principale è quello di costruire un corpo forte e definito, risultato che si ottiene seguendo regimi alimentari specifici ed allenamenti mirati. Tuttavia, proprio per la natura restrittiva della dieta, nella fase di cutting (definizione) l’atleta può essere ostacolato dalla fame nervosa. In questo articolo esploriamo cos’è la fame nervosa e come riuscire a gestirla in questa fase della preparazione.

Fame nervosa; cos’è e da cosa è provocata:

Quando parliamo di fame nervosa ci riferiamo ad un desiderio incontrollabile di cibo normalmente scatenato da fattori come stress, ansia od altre emozioni. Il mondo del bodybuilding impone sfide uniche, nella fase di cutting in particolare gli atleti cercano di ridurre drasticamente il grasso corporeo attraverso un approccio alimentare molto restrittivo subendo il fenomeno della fame nervosa.

I fattori scatenanti vanno ricercati sia a livello fisiologico che psicologico. 

Per quanto concerne i primi possiamo parlare di alcuni cambiamenti ormonali; con una restrizione calorica prolungata infatti i livelli di leptina, ormone che regola la sazietà, diminuiscono aumentando la sensazione fame. Gli ormoni come la grelina invece aumentano stimolando l’appetito. I fattori che invece intaccano la sfera emotiva sono anch’essi prettamente legati ad alcune modulazioni ormonali infatti, diete ipocaloriche protratte nel tempo determinano un aumento del cortisolo causando stress e indebolimento della motivazione. Anche serotina e dopamina risentano di questa restrizione determinando nel complesso una diminuzione di piacere e motivazione. 

Ultimo ma non per questo meno importante, è la diminuzione della glicemia; infatti, durante la fase di cutting si tende a ridurre drasticamente i carboidrati, principale contribuente di glucosio nell’organismo. La brusca diminuzione di carboidrati si traduce in bassi livelli di glicemia nel sangue, che può causare sensazioni di fame intensa e debolezza. 

È bene ricordare che anche la pressione estetica e quindi la continua ricerca di un aspetto estremamente definito contribuisce all’insorgenza di ansia e stress traducibili in craving di cibo. 

Gestione della fame nervosa: 

Gestire la fame nel mondo del bodybuilding è un’impresa che necessita sia determinazione che conoscenza. Essendo un impulso fisiologico da soddisfare, non è sempre semplice gestirla; tuttavia, attraverso un approccio mirato che combina alcuni accorgimenti e uso di specifici integratori è possibile non subirla passivamente.

Tra le azioni che si possono intraprendere per sconfiggere la fame nervosa, la pianificazione di una ricarica calorica durante il cutting è fondamentale. Anche modificare l’allenamento ed evitare la monotonia può servire a tenere alta la motivazione. 

Tra gli integratori utili nella gestione della fame nervosa troviamo alcuni prodotti che, agendo indirettamente, influenzano meccanismi fisiologici e piscologici che possono aiutare a controllare la fame. Tra questi citiamo il 5-http, ovvero il precursore della serotonina e neurotrasmettitore collegato al buon umore, e il cromo che, regolando i livelli di zucchero nel sangue, contribuisce a mantenere stabili i livelli di energia e prevenire attacchi di fame. Alcuni bodybuilder utilizzano la glutammina per la sua capacità di segnalazione neuronale: un corretto funzionamento del sistema nervoso è fondamentale per la regolazione dell’appetito e sazietà.

Conclusioni:

La fase di cutting nel bodybuilding è una tappa transitoria e impegnativa che richiede molta determinazione. La fame può essere un ostacolo ma con la giusta mentalità ed alcuni accorgimenti è possibile superare questa sfida!

Cristiana Gnatta 

Biologa Nutrizionista 

Instagram: cristiana_gnatta